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Prestiti soci, le mosse giuste evitano le accuse del Fisco


L'articolo analizza il rischio fiscale legato ai prestiti concessi dalle società ai propri soci, che il Fisco può riqualificare come "distribuzioni di utili velate" (e quindi tassabili diversamente), se non sono gestiti con la dovuta accuratezza. Per prevenire contenziosi, l'articolo sottolinea l'importanza di:

* Formalizzazione: Adottare le formalità necessarie (delibere assembleari, scritture contabili e contratti) per dimostrare l'esistenza di un vero prestito.

* Capacità Finanziaria: Dimostrare sia la capacità economica della società di erogare il prestito, sia l'adeguata capacità del socio di restituirlo.

* Onere della Prova (onus probandi): La Corte di Cassazione ha orientato la giurisprudenza valorizzando le best practice aziendali e l'effettiva sostanza economica delle operazioni, al di là della mera forma.

In sintesi, una corretta gestione e documentazione del prestito a socio è essenziale per superare la presunzione di distribuzione occulta di dividendi da parte dell'Amministrazione Finanziaria.





Autore: Giorgio Gavelli, Renato Sebastianelli (a cura di).

Fonte: Sole 24Ore

 
 
 

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