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IA, cliente informato su tutto: Lo studio deve dichiarare che sistema usa e per quali scopi


L'articolo tratta l'obbligo, in vigore dal 10 ottobre, per tutti i professionisti intellettuali di informare in modo chiaro e documentato i clienti sull'eventuale utilizzo di strumenti di Intelligenza Artificiale (IA) nello svolgimento dell'incarico. Questa disposizione deriva dall'articolo 13 della Legge 23 settembre 2025, n. 132 (che ha convertito il decreto-legge 13 giugno 2025, n. 98).

L'informativa, che deve essere resa con linguaggio semplice, mira a garantire la trasparenza e la piena comprensione da parte del cliente. Il professionista deve indicare se utilizza o meno sistemi di IA e, in caso affermativo, specificare:

* Tipologia di IA utilizzata (es. predittiva, generativa, agentica o conversazionale).

* Scopi e modalità di utilizzo, sottolineando che l'IA è un supporto e non sostituisce il pensiero critico e la responsabilità umana.

* Caratteristiche essenziali dei sistemi (es. se basati su dati verificabili, se con finalità di verifica, se prodotti in ambito UE/extra UE).

* Possibilità per il cliente di richiedere dettagli aggiuntivi e di opporsi all'uso dell'IA, a meno che non sia strettamente necessaria per l'esecuzione dell'incarico.

L'obbligo si estende a tutte le professioni intellettuali, con o senza albo, e mira a preservare il rapporto fiduciario tra professionista e cliente, garantendo al contempo il pieno rispetto del GDPR e degli obblighi deontologici.

Fonte: ItaliaOggi, 8 Ottobre 2025 (pagina 38)


 
 
 
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