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Adempimento collaborativo. Tax control framework obbligatorio con certificazione del professionista

L'articolo tratta delle novità relative al regime dell'adempimento collaborativo (cooperative compliance), istituito dal D. Lgs. 128/2015 e modificato dal D. Lgs. 221/2023. In particolare, si sofferma sull'obbligo per le imprese ammesse (con ricavi o volume d'affari non inferiori a determinate soglie) di dotarsi di un Tax Control Framework (TCF), ovvero un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.

La novità principale è l'introduzione dell'obbligo di certificazione del TCF da parte di un professionista abilitato (avvocati o dottori commercialisti/esperti contabili). Questa certificazione, che ha validità triennale, serve a verificare l'esistenza, l'efficacia e l'affidabilità del TCF, fungendo da garanzia per l'Amministrazione finanziaria.

L'adozione del TCF e l'adesione all'adempimento collaborativo offrono importanti benefici alle imprese, tra cui:

* Un rapporto più trasparente e costruttivo con l'Agenzia delle Entrate (il cosiddetto "rispetto fiscale collaborativo").

* La possibilità di ottenere una maggiore certezza fiscale preventiva sulle operazioni.

* L'esonero dall'obbligo di prestare garanzia per i rimborsi d'imposta.

* L'attenuazione o l'esclusione di sanzioni amministrative e penali in caso di violazioni relative a rischi fiscali preventivamente comunicati.

L'articolo evidenzia anche le sfide e le complessità legate alla certificazione, sottolineando la necessità di definire con precisione i requisiti di onorabilità, indipendenza e professionalità dei certificatori, il contenuto della certificazione e le relative procedure.


Autore

Sergio Pellegrino

Fonte

Il Sole 24 Ore, Giovedì 25 Settembre 2025 - N. 23 (Speciale TeleFisco 2025)

 
 
 

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